GLI ATTACCANTI

Nome: GIUSEPPE
Cognome: ALFANO

Luogo nascita: TORINO

Data nascita: 21-01-1964
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1982-83 LUCENTO 1° CAT.    
1983-84 LUCENTO 1° CAT.    
1984-85 ALBENGA D 28 6
1985-86 ALBENGA D 22 7
1986-87 ALBENGA D 27 5
1987-88 ALBENGA D 30 11
1988-89 SAVONA PROM.    
Ott.88-89 AOSTA D 25 9
1989-90 AOSTA D 4 0
Ott.89-90 BASSANO D 28 13
1990-91 BASSANO D 33 20
1991-92 ALESSANDRIA C1 28 4
1992-93 ALESSANDRIA C1 8 0
Dic.92-93 AOSTA C2 18 8
1993-94 CECINA C2 23 4
1994-95 ALBENGA ECCEL. 30 11
1995-96 IMPERIA ECCEL. 29 19
1996-97 IMPERIA D 33 13
1997-98 ALBENGA PROM. 29 18
1998-99 ALBENGA ECCEL. 29 12
1999-00 OSPEDALETTI PROM. 22 9
2000-01 VADO ECCEL. 26 7
2001-02 FINALE ECCEL. 30 12
2002-03 ALBENGA ECCEL. 21 5
2003-04 LOANESI ECCEL. 5 0
Nov.03-04 FINALE ECCEL. 12 1
2004-05 INATTIVO      
2005-06 ALASSIO 1° CAT. 29 13
2006-07 LAIGUEGLIA 1° CAT.    

 

Giuseppe Alfano, nato a Torino il 21 gennaio 1964 inizia la carriera nella squadra torinese del Lucento Calcio, prima di trasferirsi, nel 1984, all' U.S. Albenga, con cui disputa quattro stagione. Nel 1989 una breve parentesi nel Savona 1907 F.B.C., prima di giocare due anni nell' U.S. Valle d'Aosta Châtillon Saint Vincent Fenusma, altri due anni nell' A.S. Bassano Virtus e due nell' U.S. Alessandria, prima del ritorno ad Aosta. A.S. Cecina e, ancora, U.S. Albenga le tappe successive, prima dell'approdo, nell'estate del 1995, a Imperia.

Due stagioni in neroazzurro, sessantasei presenze e trentaquattro gol realizzati, due dei quali contro i rivali di sempre, l' U.S. Sanremese Calcio: i numeri spiegano, più di tante parole, di che genere di attaccante è stato Giuseppe Alfano.

Potenza allo stato puro, colpo di testa micidiale, "Pino-gol" è una forza della natura, un bomber di razza, uno di quelli che li fermi solo se gli spari... e che, anche se ferito, non molla e continua a lottare.

Emblematico un episodio. stagione 1995-1996, partita di ritorno dello spareggio per la promozione in Serie D: dopo la doppia vittoria contro l' U.S. Olginatese, con gol di Giuseppe Alfano realizzati sia nella gara all'andata che in quella di ritorno, l' A.C. Imperia gioca contro il A.S. Casale Calcio. In terra piemontese, la gara d'andata è terminata 1-0 per i nerostellati; sette giorni dopo, al “Nino Ciccione”, bisogna vincere per ribaltare il risultato e tutte le speranze sono riposte soprattutto nei piedi e nella testa di Giuseppe Alfano.

Ma il bomber trascorre tutta la mattina di domenica all'ospedale, causa un forte dolore che gli impedisce quasi di camminare. Giuseppe Alfano non si ferma certo dinanzi a questo: alle 16,00 di un asfissiante pomeriggio del 23 maggio 1996 é presente in campo e si batte come un leone, nel vano tentativo di infilare la porta nerostellata. La partita termina 0-0 e l' A.C. Imperia perde lo spareggio, ma sarà, comunque, ripescata in Serie D, qualche settimana dopo. A Giuseppe Alfano, a fine gara, è riservato l'applauso più grande e riecheggia, ancora una volta il poderoso coro: “Tutti insieme, noi cantiamo, Forza Imperia, Pino Alfano, Pino Alfano, Pino Alfano, Pino Alfano, Pino Alfano facci un gol!”.

Dopo aver lasciato, con grande rammarico di tutti, l' A.C. Imperia, Giuseppe Alfano prosegue la sua lunga carriera nell' A.S. Albenga 1996, nell' Ospedaletti Calcio, nel Vado F.C., nel Finale F.B.C., nell' U.S. Loanesi San Francesco, nell' A.S.B. Alassio Auxilium San Bernardino e, infine, nella Polisportiva Laigueglia, con cui termina la carriera nel 2007, a quarantatré anni, collezionando, tra Serie C1, C2, D, Eccellenza e Promozione, cinquecentosessantanove presenze e realizzando duecentosette reti.

 

Dal suo addio all' A.C. Imperia, ogni volta che i neroazzurri indicano il modello di attaccante che vorrebbero, il nome di "Pino gol" è il primo della lista.

Nome: BARTOLUCCIO
Cognome: BARUFFALDI
Luogo nascita: ONEGLIA
Data nascita: 
Ruolo: ATTACCANTE

Carriera in neroazzurro

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1926-27 IMPERIA 3° DIV.    
1927-28 IMPERIA 3° DIV.    

 

Bartoluccio Baruffaldi è un aitante attaccante neroazzurro, che ha giocato agli albori della storia dell'U.S. Imperia.

E' il classico centrattacco che si posiziona in prima linea, ottimo finalizzatore, che ha nel colpo di testa la sua dote migliore.

Centravanti forte fisicamente, non molto portato a partecipare all'azione, è più il terminale offensivo della squadra, che sa muoversi bene in area, resistere agli interventi dei difensori avversari e spedire il pallone in rete.

Bartoluccio Baruffaldi, al termine della sua carriera calcistica, resta sempre legato alla società imperiese, ricoprendo per più anni il ruolo di Consigliere.

 

Nome: MANLIO

Cognome: BOFFARDI

Luogo di nascita:
Data di nascita:

Ruolo: ATTACCANTE

Carriera in neroazzurro

 

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1945-46 IMPERIA C    
1946-47 IMPERIA C    
1947-48 IMPERIA C    
1948-49 IMPERIA PROM.    
1949-50 IMPERIA PROM.    
1950-51 IMPERIA PROM.    
1951-52 IMPERIA PROM.    

 

 

Manlio Boffardi, nato a Empoli (FI) il 25 settembre 1914 gioca, nella stagione 1937-1398, con la Polisportiva Valpolcevera, nella stagione 1939-1940 nel Gruppo Sportivo Littorio Rivarolo, nel 1941-1942 nell' A.C. Rapallo e, nel 1942-1943, nell' A.C. Reggiana, con cui realizza, in Serie C, sei reti nelle undici gare giocate.

Arrivato a Imperia nel dopoguerra, disputa sette Campionati con la casacca neroazzurra, dalla stagione 1945-1946 alla stagione 1951-1952.

Manlio Boffardi, ala destra guizzante, fa ammattire le difese avversarie grazie alla sua velocità.

Nonostante non si risparmi nel corso delle partite, riesce a mantenere una grande lucidità sotto porta, che gli permette di realizzare molte reti: memorabile una sua tripletta alla Braidese, in occasione dell'esordio nella stagione 1947-1948.

Nome: MASSIMILIANO
Cognome: BONGIORNI
Luogo nascita: SERAVEZZA (LU)
Data nascita: 18-12-1970
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1988-89 ATALANTA A 0 0
1989-90 LEGNANO C2 24 5
1990-91 AREZZO C1 3 0
Nov.90-91 OLTREPO' C2 21 1
1991-92 CECINA C2 35 4
1992-93 PONTEDERA C2 19 1
1993-94 PONSACCO C2 34 13
1994-95 PONSACCO C2 30 7
1995-96 CITTADELLA C2 32 3
1996-97 PONSACCO C2 34 3
1997-98 IMPERIA D 23 9
1998-99 IMPERIA D 24 8
1999-00 IMPERIA C2 33 7
2000-01 VERSILIA D 33 4
2001-02 CERRETESE D 29 13
2002-03 FUCECCHIO D 7 0
Nov.02-03 SANSOVINO D 23 9
2003-04 SANSOVINO C2 34 15
2004-05 SANGIOVANNESE C1 34 9
2005-06 CARRARESE C2 33 9
2006-07 CARRARESE C2 26 4
2007-08 SARZANESE D 27 11
2008-09 COLLIGIANA 2° DIV. 12 1
2009-10 MASSESE ECCEL.    

   

Massimiliano Bongiorni, nato a Seravezza (LU) il 18 dicembre 1970, inizia la sua carriera nelle giovanili dell'Atalanta Bergamasca Calcio dove sfiora l'esordio nella massima Serie nella squadra allenata da Emiliano Mondonico, nella strepitosa stagione che vede gli orobici, neopromossi, raggiungere la zona U.E.F.A. e la semifinale di Coppa Italia.

Lasciata la compagine bergamasca, inizia il suo personale giro d'Italia, in compagini militanti in Serie C1 e Serie C2: A.C. Legnano, U.S. Arezzo, U.S. Oltrepò, A.S. Cecina, U.S. Pontedera, U.S. Ponsacco e A.S. Cittadella.

Massimiliano Bongiorni giunge a Imperia nel novembre del 1997, coi neroazzurri in Serie D, fortemente voluto dal Presidente Giuseppe Cipolla e dal mister Flavio Ferraro.

Irresistibile sulla fascia e dotato di un buon fiuto per il gol, diventa subito uno degli idoli della gradinata Nord, che gli danno il soprannome "Il falco": le sue due prime reti in neroazzurro le realizza nel corso di un derby casalingo col Savona 1907 F.B.C., vinto 3-0 dall'Imperia Calcio.

Massimiliano Bongiorni termina la sua prima stagione in neroazzurro con ben nove reti realizzate e prestazioni strepitose.

L'anno successivo è uno dei protagonisti della magica promozione in Serie C2: titolare fisso della squadra di Giorgio Benedetti, subisce un grave infortunio, contemporaneamente a Franco Rotella, nello scontro diretto contro l' A.C. Sant'Angelo, che gli fa perdere la parte finale della stagione. Ma è presente ad Aosta, il 2 maggio 1999: una partita indimenticabile, sconsigliata ai deboli di cuore, la degna conclusione di una stagione emozionante, con i neroazzurri che si contendono fino all'ultimo il primato con l' A.C. Sant'Angelo e l' U.S. Valenzana. Un assedio al fortino aostano, che crolla alla fine, al 93' minuto di gioco, grazie proprio a Massimiliano Bongiorni che, appena entrato dalla panchina, gonfia la rete: la sua folle corsa verso il settore dello stadio occupato dai tifosi neroazzurri, ricorda a tutti quella famosissima di Marco Tardelli ai Mondiali del 1982.

L'anno successivo Massimiliano Bongiorni gioca quasi tutte le partite della disgraziata stagione in Serie C2 e, a differenza di altri, non molla la barca che affonda, risultando sempre tra i migliori in campo e tra i più amati.

Alla fine di questa stagione, nell'estate del 2000 lascia l'Imperia Calcio dopo ottandue gare giocate e ventiquattro reti realizzate.

Il suo ex Presidente Giuseppe Cipolla lo ha così definito: "Tecnicamente un condor, un rapace, un furetto, uomo di grande fibra e alta intelligenza, una persona corretta e perbene, un signore fuori e un garibaldino dentro il campo. Ha fatto tanti gol importanti, molto belli, alcuni bellissimi. Il più importante per noi, il 2 maggio 1999 in Val d'Aosta, l'ha fatto di destro, lui tutto mancino".

Massimo Bongiorni prosegue la sua carriera, giocando sino alla soglia dei quaranta anni, indossando le casacche di A.C. Versilia, S.C. Cerretese, U.S. Fucecchio, U.S. Sansovino (con cui vince la Coppa Italia ed è promosso in Serie C2), A.C. Sangiovannese, Carrarese Calcio, A.S. D. Sarzanese Calcio 1906, U.S. Colligiana, A.C.D. Versilia Calcio e S.S.D. Massase Calcio, con cui termina la carriera, per complessive saranno cinquecentosettantaquatro gare e centotrentasei gol fatti.

Proprio nella sua parentesi con l' U.S. Sansovino e nell' A.C. Sangiovannese, conosce Maurizio Sarri, di cui diventa assistente tecnico, appesi gli scarpini al chiodo, nel S.S. Napoli. Massimiliano Bongiorni, prosegue la sua carriera, in qualità di assistente tecnico e vice nel 

Carpi F.C. 1909 e nell' A.S. Viterbese Castrense. Nel 2020, Massimiliano Bongiorni diventa "allenatore professionista di seconda categoria – U.E.F.A. A".

 

Nome: MARIO
Cognome: CARLOTTO
Luogo nascita: SAN LORENZO
Data nascita: 30-04-1931 

Ruolo: ATTACCANTE

Carriera

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1948-49 IMPERIA PROM.
1949-50 IMPERIA PROM.    
1950-51 IMPERIA PROM. 34   13
1951-52 IMPERIA PROM.  17
1952-53 IMPERIA PROM.    
1953-54 IMPERIA PROM.    
1954-55 IMPERIA PROM.    

 

 

Mario Carlotto, nato a San Lorenzo al Mare (IM) il 30 aprile 1931 è il ragazzino di Borgo Fondura, un vero idolo dei tifosi neroazzurri negli anni '40 e '50.

Mario Carlotto, per tutti "Marietto", è un'ala destra guizzante e dotata di grande tecnica individuale: gracile fisicamente, ma imprendibile per gli avversari che spesso sono obbligati alle maniere forti per fermarlo.

Gioca sette i Campionati in neroazzurro, tutti in Promozione, dalla stagione 1948-1949 alla stagione 1954-55, disputando il suo migliore Torneo nel 1950-1951, quando realizza ben tredici reti nelle trentaquattro gare giocate.

Nome: ERMES
Cognome: CHIARI
Luogo nascita: IMPERIA
Data nascita: 22-09-1946
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1964-65 IMPERIA D 3 0
1965-66 IMPERIA D 9 1
1966-67 IMPERIA D 23 3
1967-68 IMPERIA D 25 9
1968-69 IMPERIA D 29 5
1969-70 IMPERIA D 25 2
1970-71 IMPERIA C 27 0
1971-72 IMPERIA C 29 0
1972-73 SANREMESE PROM.    
1973-74 SANREMESE PROM.    
1974-75 SANREMESE PROM.    
1975-76 SANREMESE D    
1976-77 SANREMESE D    

 

Ermes Chiari, nato a Imperia il 22 settembre 1946, è un'ala destra, ma gioca anche punta, pur non essendo un grande realizzatore: è un'eccezione l'incredibile cinquina rifilata, sul campo neutro di Diano Marina, alla F.S. Sestrese.

Dotato di un gran fisico e buona tecnica individuale, Ermes Chiari non ha mai espresso fino in fondo il suo enorme potenziale, a causa, probabilmente, della fragilità emotiva del suo carattere.

Otto stagioni in neroazzurro, dal 1964 al 1972, centosessantasette presenze e venti gol realizzati: le due più importanti, quelle fatte in trasferta contro l'Omegna Sportiva e, in casa, contro l'Asti Ma.Co.Bi. nella stagione 1969-1970, conclusa con la storica promozione in Serie C.

Ermes Chiari, grande calciatore, attaccatissimo ai colori sociali della squadra della sua città natia, lasciati i neroazzurri, si trasferisce all' U.S. Sanremese con cui disputa cinque Campionati.

 

Nome: STEFANO

Cognome: DALMONTE

Luogo nascita: IMPERIA
Data nascita: 22-08-1943
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1960-61 IMPERIA D 10 4
1961-62 IMPERIA D 28 10
1962-63 GENOA A    
1963-64 GENOA A    
1964-65 GENOA A    
1965-66 CASERTANA C    
1966-67 CASERTANA C    
1967-68 CASERTANA C    
1968-69 CASERTANA C    
1969-70 CASERTANA C    
1970-71 PISTOIESE D 30 15
1971-72 PISTOIESE D 30 15
1972-73 GAVIESE D 33 19
1973-74 IMPERIA D 29 13
1974-75 LITTLE CLUB GENOA 1° CAT.    
1975-76 SESTRESE 1° CAT.    

 

Stefano Dalmonte, nato a Imperia il 22 agosto 1943, è il simbolo di una intera generazione di ragazzini "pallonari" imperiesi, l’idolo incontrastato, per quel suo modo di giocare sgherro e tagliente, gomiti alti e faccia tosta.

Stefano Dalmonte esordisce in prima squadra all'età di diciassette anni, il 19 marzo 1961, in occasione della partita interna contro l' A.C. Sammargheritese: esordio col botto, visto che il giovane attaccante imperiese realizza una doppietta in due soli minuti. Conclude la stagione realizzando altri due gol decisivi e collezionando dieci presenze complessive.

La stagione successiva diventa titolare ed esplode: realizza dieci, sciorina prestazioni superlative che gli valgono l'ingaggio del Genoa C.F.C., dove milita per tre stagioni. Particolare il suo esordio in Serie A con la casacca rossoblù, il 22 marzo 1963, nella partita casalinga contro il C.C. Catania: la gara è sospesa dall'arbitro per invasione di campo, al 32’ della ripresa.

Il momento più importante della sua carriera, coi grifoni, è datato 16 giugno 1963: il Genoa C.F.C. allenato da Rosso affronta il Milan, fresco Campione d’Europa, nella finale unica della Coppa dell’Amicizia Italo-Francese. Al 30’, un colpo di testa di Josè Altafini incanala il risultato nei binari del pronostico e, idealmente, un ponte con la più prestigiosa finale di venticinque giorni prima. Ma, al 68', su cross dalla destra di Rivara, un’angolatissima girata di destro al volo di Dalmonte vanifica il tuffo dell'estremo difensore rossonero. Dodici minuti dopo il portiere milanista, tuffatosi sui piedi di "Gigi" Meroni, quel giorno in campo con la maglia numero nove anziché con la tradizionale numero sette, indossata proprio da Dalmonte, favorisce con la sua presa incerta il giocatore che quel giorno ha deciso di recitare fino in fondo la parte di Altafini a Wembley: Stefano Dalmonte tira una prima volta di destro, vedendosi il tiro ribattuto di petto da David e, poi, è lesto a indirizzare il pallone respinto nell’angolino destro con una battuta d’esterno destro.

Stefano Dalmonte, dopo la parentesi in rossoblù, indossa le casacche di A.S. Casertana, U.S. Pistoiese, Savona F.B.C. e Polisportiva Gaviese, per poi tornare nella sua Imperia, nella stagione 1973-1974, realizzando tredici gol, sette dei quali su calcio di rigore. 

In totale colleziona, con l' U.S. Imperia, sessantasette presenze e realizza ventisette reti.

L'attaccante imperiese termina, infine, la carriera nel Little Club Genoa e, infine, nel 1976, nella F.S. Sestrese.

Stefano Dalmonte è scomparso il 19 giugno 2009 a Genova.

 

Nome: MARTINO
Cognome: DE MAURIZI
Luogo di nascita: ONEGLIA
Data di nascita: - -1910

Ruolo: ATTACCANTE

Carriera

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1928-29 IMPERIA 2° DIV.    
1929-30 IMPERIA 2° DIV.    
1930-31 IMPERIA 1° DIV.    
1931-32        
1932-33 IMPERIA 1° DIV.    
1933-34 IMPERIA 1° DIV.    
1934-35 IMPERIA 1° DIV.    
1935-36 IMPERIA C    
1936-37 IMPERIA C    
1937-38 IMPERIA C    

 

Martino De Maurizi, per tutti "Tino", è, probabilmente, il più grande attaccante dell'U.S. Imperia dagli albori all'inizio della Seconda Guerra Mondiale.

Frutto del settore giovanile imperiese, ala sinistra, Martino De Maurizi disputa sette stagioni con la casacca neroazzurra e diventa immediatamente uno dei beniamini del pubblico, per le sue sgroppate palla al piede e per la sua classe eccelsa.

Inizia la carriera nella stagione 1928-1929 e la prosegue fino alla stagione 1937-1938, saltando quella 1931-1932, dovendo assolvere il servizio militare nella Regia Marina.

Lasciati i neroazzurri gioca, nella stagione 1938-1939, nel Vado F.C. e, nella successiva, nell' A.C. Entella, per fare ritorno a Imperia e giocare, nella stagione 1942-1943, nella S.A.S. G.U.F. Imperia, la Società Autonoma Sportiva Gruppi Universitari Fascisti, terminando la carriera a causa dello scoppio del secondo conflitto bellico.

Nome: CLAUDIO

Cognome: DESOLATI

Luogo nascita: GENK (BELGIO)
Data nascita: 24-01-1955
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera   

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1971-72 FIORENTINA A 1 0
1972-73 FIORENTINA A 6 3
1973-74 FIORENTINA A 23 6
1974-75 FIORENTINA A 25 5
1975-76 FIORENTINA A 21 10
1976-77 FIORENTINA A 19 9
1977-78 FIORENTINA A 14 1
1978-79 FIORENTINA A 4 1
1979-80 FIORENTINA A 19 5
1980-81 FIORENTINA A 20 3
1981-82 PISTOIESE B 37 9
1982-83 FOGGIA B 23 3
1983-84 FOGGIA C1 26 7
1984-85 SIENA C2 31 2
1985-86 IMPERIA D 21 11
1986-87 IMPERIA D 27 6
1987-88 CASTELFIORENTINO D 8 0

 

Claudio Desolati, nato il 24 gennaio 1955 a Genk, in Belgio, cresce calcisticamente nelle giovanili del Genoa C.F.C., passa poi all' A.C. Fiorentina, con cui vince per due volte il Torneo di Viareggio.

A diciasette anni esordisce in Serie A con la maglia viola e disputa dieci Campionati collezionando centocinquantadue presenze in Campionato e quarantatré reti realizzate, la prima della quali, quella vincente, contro la Juventus F.C. a Dino Zoff, e con cui vince, nel 1975, la Coppa Italia, in finale contro l' A.C. Milan.

Nel corso della sua carriera ha vestito la maglia azzurra di tutte le formazioni giovanili e della Nazionale militare, ma sfortunatamente la sua carriera è frenata da tre gravissimi infortuni.

Malgrado il ruolo sia quello di attaccante laterale, Claudio Desolati ha una tendenza più spiccata alla rifinitura d'appoggio, più che a quella di sfondatore d'area.

Lasciati i viola nel 1981, gioca nell' U.S. Pistoiese, nell' U.S. Foggia e nell' A.C. Siena, prima di trasferirsi, nel novembre del 1985, a Imperia ingaggiato dall'ora Presidente Werner Rivaroli. L' U.S. Imperia disputa il Campionato di Serie D e rincorre l' A.S. Casale nella lotta per il ritorno in Serie C2, dopo la drammatica retrocessione della stagione precedente.

Claudio Desolati si cala subito nella parte e comincia a fare quello che ha sempre fatto: segnare. A fine stagione sono undici le reti realizzate in ventuno partite disputate con la casacca neroazzurra, alcune delle quali di pregevole fattura. Nonostante il suo apporto, il Campionato si conclude con i neroazzurri relegati al secondo posto in classifica, alle spalle dei piemontesi.

L'anno successivo i neroazzurri smobilitano e retrocedono inevitabilmente in Eccellenza, per poi finire in Promozione e, infine, essere radiati.

Claudio Desolati resta anche in questa stagione realizzando solo sei reti, ma predica in un deserto tecnico e societario deprimente.

Lasciata la casacca neroazzurra, torna in Toscana per disputare la sua ultima stagione con la maglia della S.S.C. Castelfiorentino, prima di appendere gli scarpini al chiodo.

 

Ritiratosi ancora giovane dall'attività agonistica, dal 1989 dirige con successo la Scuola Calcio Desolati a Firenze.

Nome: LUIGI

Cognome: GABBA
Luogo nascita: ALESSANDRIA

Data nascita: 27-09-1905
Ruolo: ATTACCANTE

Carriera

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1922-23 U.S. TORINESE 2° DIV. 1 0
1923-24 CASALE 2° DIV.    
1924-25 CASALE 1° DIV.    
1925-26 CASALE 1° DIV.    
1926-27 BOLOGNA DIV. NAZ.    
1927-28 CASALE DIV. NAZ.    
1928-29 CASALE DIV. NAZ.    
1929-30 LEGNANO B    
1930-31 LEGNANO A    
1931-32 SEREGNO 1° DIV.    
1932-33 CASALE A    
1933-34 IMPERIA 1° DIV. 27  30
1934-35 IMPERIA 1° DIV. 15 8
1935-36 IMPERIA C 13 10

 

Luigi Gabba, soprannominato "U paia", è un grande attaccante neroazzurro.

Nato ad Alessandria il 15 settembre 1905, dopo aver giocato nelle giovanili della squadra nativa, si trasferisce all'U.S. Torinese, per poi giocare, nella massima Serie, con le casacche dell' U.S. Casale F.B.C. per tre anni, del Bologna F.C. per un anno, ancora dell' U.S. Casale F.B.C. per due anni, dell' A.C. Legnano per due anni, del F.C. Seregno per un anno, fino all'ennesimo ritorno al U.S. Casale F.B.C.

Luigi Gabba arriva a Imperia nella stagione 1933-1934: il possente attaccante dell'U.S. Imperia fa sfracelli nelle tre stagioni in cui indossa la casacca neroazzurra, realizzando quarantotto reti in cinquantacinque gare.

Strepitosa la sua stagione d'esordio, quando ha realizzato la bellezza di trenta gol in ventisette partite disputate.

Fortissimo nel gioco aereo, potente e spesso irresistibile, conclude la sua carriera coi neroazzurri nel 1936.

 

 

Nome: PIERLUIGI

Cognome: GABETTO
Luogo nascita: TORINO

Data nascita: 09-06-1942
Ruolo: ATTACCANTE

Carriera in neroazzurro

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1962-63 IMPERIA D 33 14
1971-72 IMPERIA C 31 7

 

Pierluigi Gabetto nasce a Torino il 9 giugno 1942.

Figlio del mitico Guglielmo Gabetto, centravanti della Nazionale, del “Grande Torino” e della Juventus F.C., che vinse coi granata cinque scudetti, l'ultimo, come per tutti coloro che perirono a Superga, assegnato alla memoria.

Attaccante scuola Juventus F.C., giunge ad Imperia nella stagione 1962-1963 nel corso della quale realizza ben quattordici gol in trentatré partite giocate, al fianco di un altro grande attaccante neroazzurro, Franco Ranzini.

Dopo questo exploit diventa calciatore professionista con l' U.S. Arezzo, l' A.C. Cesena, l' A.C. Perugia con cui è promosso in Serie B nella stagione 1966-1967, l' U.S. Frosinone e l' A.C. Novara,  con cui è promosso in Serie B nella stagione 1969-1970.

Dopo le tre stagioni con gli azzurri piemontesi, torna a Imperia per concludere la sua carriera nella stagione 1971-1972, collezionando complessivamente sessantaquattro presenze e realizzando 21 reti.

Terminata la carriera calcistica ha fondato, a Torino, una delle prime scuola calcio italiane di grande spessore tecnico e organizzativo, la "Scuola Gabetto", mirata più alla fase formativa dei giovani (educazione, correttezza e rispetto degli avversari) che a quella prettamente agonistica.

E' anche Dirigente accompagnatore della prima squadra dell' A.C. Torino Calcio nel 1990 e, dal 1994 al 1999, é responsabile del settore giovanile dei granata.

Nome: BARTOLOMEO

Cognome: GARIBBO
Luogo nascita: PORTO MAURIZIO

Data nascita: 18-08-1921
Ruolo: ATTACCANTE

Carriera in neroazzurro

STAG. CATEG. PRES. GOL
1945-46 C    
1946-47 C    
1947-48 C    
1948-49 PROM. 13 7
1949-50 PROM.    
1954-55 PROM.    
1955-56 PROM.    
1956-57 PROM.    
1957-58 PROM.    
1958-59 PROM.    

 

Bartolomeo Garibbo, soprannominato "Melù", nato a Porto Maurizio il 18 agosto 1921, ha vissuto una vita in neroazzurro, prima come calciatore, poi come alleatore e, infine, come dirigente, esempio unico di abnegazione e attaccamento ai nostri colori.

Attaccante velocissimo, combattente nato e dotato di buona tecnica, la cui specialità è il "passo doppio", dopo aver giocato nelle giovanili neroazzurre, gioca in prima squadra dalla stagione 1945-1946 alla stagione 1949-1950, per poi tornare a indossare la casacca imperiese dal 1954 al 1959. Proprio nel corso della sua ultima stagione, nel 1958-1959 svolge la doppia mansione di calciatore allenatore, subentrando a Giuseppe Mainardi, e conduce i neroazzurri alla vittoria finale del Torneo e alla promozione in Serie D.

Bartolomeo Garibbo è riconfermato la stagione successiva ma resta sulla panchina neroazzurra per sole sette partite, prima di essere esonerato, tra lo stupore generale dei tifosi che tanto lo amano: i dirigenti imperiesi non amano il suo calcio considerato troppo "catenacciaro". Resta, però, sempre nell' U.S. Imperia, prima come segretario e poi come consigliere.

Bartolomeo Garibbo ha trasmesso la sua fede calcistica al figlio Francesco, uno dei ragazzi della squadra, allenata da Luciano Dagnino, che nel 1974 ha vinto il Campionato Italiano Berretti della stagione.

Bartolomeo Garibbo è deceduto, a Imperia, il 6 maggio 1967.

 

Nome: PAOLO
Cognome: GEANESI
Luogo nascita: ONEGLIA

Data nascita: 

Ruolo: ATTACCANTE

 

Carriera in neroazzurro

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1928-29 IMPERIA 2° DIV. 14   3
1929-30 IMPERIA 2° DIV. 12  6
1930-31 IMPERIA 1° DIV. 15   1
1931-32 IMPERIA 1° DIV. 15   0
1932-33 IMPERIA 1° DIV. 15   0
1933-34 IMPERIA 1° DIV.  0

 

Paolo Geanesi è un'ala sinistra guizzante e imprendibile, dotato di grande resistenza fisica e con buone doti realizzatrici.

Arriva a Imperia nella stagione 1928-1929 proveniente dalla Virtus Sestri e forma, con Mario Ghiglione alla destra e Martino De Maurizi centro attacco, una coppia d'attacco memorabile.

Col passare delle stagioni, arretra in difesa, sulla fascia laterale, collezionando complessivamente settantanove presenze e realizzando dieci reti, sei delle quali nella stagione 1929-1930.

Dopo aver giocato sei ani coi neroazzrri, termina la sua carriera nell'U.S. Maurina.

 

 

Nome: GIOVANNI
Cognome: GEREMIA
Luogo nascita: TEZZE SUL BRENTA (VI)
Data nascita: 22-11-1949
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1969-70 MONTEBELLUNA  D 31 
1970-71 SOLBIATESE C 12
1971-72 SOLBIATESE C 34 9
1972-73 SPAL C 6
Nov. 72-73 IMPERIA D 24 11
1973-74 IMPERIA D 33 6
1974-75 IMPERIA D 33 14
1975-76 IMPERIA D 33 17
1976-77 SAVONA D 25 12
1977-78 ALBENGA D    
1978-79 VENTIMIGLIESE PROM.    
1979-80 VENTIMIGLIESE PROM. 14  
1980-81 VENTIMIGLIESE PROM. 12  
1981-82 VENTIMIGLIESE PROM.    
1982-83 ANDORA PROM.    
1983-84 ARGENTINA PROM.    

 

 

Giovanni Geremia, nato a Tezze sul Brenta (VI) il m22 novembre 1949, è il classico centravanti degli anni '70-'80, che oggi sarebbe chiamato prima punta.

Dopo aver giocato nell' U.S. Montebellunes, nell' A.C. Solbiatese e nella S.P.A.L., arriva a Imperia nel mese di novembre del 1972.

Finalizzatore per eccellenza, Giovanni Geremia è fortissimo fisicamente e nella difesa del pallone.

Non eccelso nel dribbling, ma grande nelle conclusioni a rete: nella sua carriera realizza decine di gol, soprattutto in acrobazia e di testa. Non propenso alla manovra, ma solo a "buttarla dentro", è l'idolo incontrastato dei tifosi neroazzurri e forma con Giuseppe Cogliandro una coppia d'attacco strepitosa.

Al termine della gara interna contro l' A.S. Biellese, nel febbraio del 1974, sottoposto a prelievo di liquido organico, risulta positivo, poichè nelle sue urine sono riscontrate tracce di Prolintano, una sostanza che la FI.G.C. ha incluso in quelle proibite. Giovanni Geremia è squalificato per cinque giornate, che sconta la stagione successiva: al rientro in campo, in casa contro l' U.S. Aosta, realizza una doppietta per far vedere che non ha certo smarrito il fiuto del gol.

In tutto indossa la casacca neroazzurra per centoventitrè volte e realizza quarantotto reti, diciassette dei quali nella sua ultima stagione in neroazzurro, nel 1975-1976.

Dopo aver lasciato l' U.S. Imperia, gioca nel Savona F.B.C., nell' U.S. Albenga, nell' U.S. Ventimigliese, nell' A.S. Andora e nella S.S. Argentina Arma, con cui termina la carriera nel 1984. 

Giovanni Geremia muore a Imperia il 6 giugno 2022.

Nome: MARIO

Cognome: GHIGLIONE

Luogo di nascita: 12-07-1915

Data nascita: PRELA' (IM)

Ruolo: ATTACCANTE

Carriera

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1929-30 IMPERIA 2° DIV.    
1930-31 IMPERIA 1° DIV.    
1931-32 IMPERIA 1° DIV.    
1932-33 IMPERIA 1° DIV.    
1933-34 IMPERIA 1° DIV.    
1934-35 IMPERIA 1° DIV.    
1935-36 IMPERIA C    
1936-37 SANREMESE C    
1937-38 SANREMESE B    
1938-39 SANREMESE B    
1939-40 SANREMESE B    
1940-41 SANREMESE C    
1941-42 SANREMESE C    
1945-46 SAVONA B    
1946-47 SANREMESE C    
1947-48 IMPERIA C    
1948-49 IMPERIA PROM.    

 

Mario Ghiglione, nato a Prelà (IM) il 12 luglio 1915 e cresciuto nel settore giovanile neroazzurro, esordisce giovanissimo in prima squadra, nella stagione 1929-1930, giocando per sette stagioni consecutive con l'U.S. Imperia.

Ala destra, pericolo costante per le difese avversarie, è più un uomo assist che un finalizzatore. Con Paolo Geanesi sulla fascia sinistra e Martino De Maurizi al centro, forma un tridente offensivo esplosivo.

Lasciati i neroazzurri nel 1936, gioca nell' U.S. Sanremese per sei stagioni, nell' A.C. Savona nel 1942-1943 e nell' A.C. Genova 1893 nel 1943-1944.

Nel dopoguerra gioca nel Savona F.B.C. e nell' U.S. Sanremese, per poi tornare a Imperia, per due stagioni, dal 1947 al 1949, ricoprendo il ruolo di centrocampista e terminare la carriera, nel 1950, a Sanremo.

Mario Ghiglione è deceduto a Imperia l' 1 novembre 2003.

Nome: GIORGIO
Cognome: GILARDONI
Luogo nascita: SANREMO (IM)

Data nascita: 04-11-1935
Ruolo: ATTACCANTE

Carriera in neroazzurro

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1952-53 IMPERIA PROM.    
1954-55 IMPERIA PROM.    
1956-57 IMPERIA PROM.    
1957-58 IMPERIA PROM.    
1958-59 IMPERIA PROM.   17
1960-61 IMPERIA D 32 5
1961-62 IMPERIA D 20 2

 

 

Giorgio Gilardoni, nato a Sanremo (IM) il 4 novembre 1935, figlio di Amilcare, bandiera dell' U.S. Sanremese prima della seconda guerra mondiale, giunge a Imperia proprio dai biancoazzurri, dopo aver giocato anche con la F.S. Sestrese.

Giorgio Gilardoni è un’ala destra: le sue caratteristiche migliori sono la corsa, la tecnica e i cross millimetrici per gli attaccanti. 

Disputa sette stagioni con la nostra casacca, la prima delle quali nel 1952-1953.

La sua stagione migliore resta quella 1958-1959 quando, con diciassette gol realizzati, è uno dei protagonisti dell'attacco imperiese autore di addirittura centodue reti, che permettono all'U.S. Imperia di essere promossa in Serie D, al termine di un palpitante testa a testa con lo S.C. Alassio.

Nome: EMILIANO
Cognome: GIORDANO
Luogo nascita: 18-08-1937
Data nascita: SAMPIERDARENA (GE)
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1956-57 SAMPDORIA A 3 1
1957-58 NAPOLI A    
1958-59 SIENA C 39 12
1959-60 SIENA C 30 8
1960-61 SIENA C 23 4
1961-62 SAVONA C 30 6
1962-63 SAVONA C 31 6
1963-64 SAVONA C 25 4
1964-65 IMPERIA D  33 19 
1965-66 IMPERIA D 26  1
1966-67  SANREMESE    
1967-68 SANREMESE D   16
1968-69 SANREMESE D   14
1969-70 IMPERIA D 24 18
1970-71 IMPERIA C 19 9
1971-72 IMPERIA C 29 9
1972-73 ARGENTINA PROM.    
1973-74 ARGENTINA PROM.    
1974-75 ARGENTINA PROM.    
1975-76 BORGHETTO 1° CAT.    
1976-77 CERVESE 1° CAT.    

 

Emiliano Giordano nasce a Sampierdarena (GE) il 18 agosto 1937.

Inizia la carriera nelle giovanili dell' U.C. Sampdoria, con cui esordisce, a soli diciannove anni, in Serie A, il 19 maggio 1957, contro la S.S. Napoli: allenatore dei blucerchiati è l'ex portiere ed allenatore dell' U.S. Imperia Ugo Amoretti. Emiliano Giordano realizza una rete il 2 giugno 1957, all' U.S. Palermo... e se non fosse stato per qualche limite caratteriale, avrebbe militato nella massima Serie per anni.

Lasciati i blucerchiati, gioca tre stagioni in Serie C con l' A.C. Siena, novantadue presenze e ventiquattro gol, e, altrettante col Savona F.B.C., ottantasei presenze e diciassette gol.

Nell'estate del 1964 il trasferimento a Imperia: disputa due stagioni, in Serie D, per poi passare all' U.S. Sanremese, nelle quali colleziona centotrentuno presenze e realizza cinquantasei gol.

Torna a Imperia nella stagione 1969-1970 e contribuisce, con diciottore reti, alla promozione in Serie C dei neroazzurri del Presidente Nicolò Temesio. Resta altre due stagioni con l' U.S. Imperia, che lascia nel 1972, dopo aver giocato centotrentuno presenze in neroazzurro e aver realizzato cinquantasei reti.

Un attaccante fenomenale, forse il più forte mai visto a Imperia. Emiliano "Milly" Giordano è dotato di tecnica sopraffina: due piedi eccezionali, rapido e veloce, furbo, calcia a rete come forse nessuno.

Fa gol in tutte le maniere: da fuori e dentro l'area, al volo, di testa in tuffo, in rovesciata: una "perla" quella del gol vittoria contro il Piacenza  F.B.C. realizzata al "Nino Ciccione" nel 1972.

Amante della "dolce vita", non ha mai fatto i sacrifici dovuti ad un atleta, altrimenti, come detto, avrebbe giocato per anni anche in Serie A.

Emiliano Giordano prosegue la carriera giocando tre stagioni nella S.S. Argentina Arma, una nel F.B.C. Borghetto Santo Spirito e concludere la carriera nell' U.S. Cervese nel 1977, ricoprendo il duplice ruolo di allenatore giocatore.

Ha, poi, continuato a intraprendere la carriera di allenatore, sedendosi sulla panchina ancora dell' U.S. Cervese fino al 1982, dell' U.S. Imperia, nelle stagioni 1986-1987 e 1987-1988, della Polisportiva Laigueglia, la stagione successiva, dell' A.S. Auxilium-Alassio dal 1991 al 1994, con cui ha ottenuto una doppia promozione dalla Seconda Categoria alla Promozione e, dal 1995 al 1997 dell' A.S. Pontedassio.

Nome: GIULIANO
Cognome: GUIDETTI
Luogo nascita: GOZZANO (NO)
Data nascita: 23-05-1949
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera in nerazzurro

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1973-74 IMPERIA D 13 2
1974-75 IMPERIA D 34 11
1975-76 IMPERIA D 29 6
1976-77 IMPERIA D 20 2
1978-79 IMPERIA C2 9 2

 

Giuliano Guidetti, nato a Gozzano (NO), il 23 maggio 1949, cresciuto nelle giovanili del F.C. Internazionale, dopo aver indossato le casache dell' A.S. Biellese e dell' A.C. Treviso, in Serie C, arriva a Imperia dal Varese Calcio, insieme a un altro grande nerazzurro, Sauro Marinelli.

Giocatore con una tecnica ed una classe sopraffina, forse non supportata da un carattere forte e determinato, quello che ha suo fratello Mario, mediano dell' Hellas Verona scudettato di Osvaldo Bagnoli.

Una famiglia con il gol nel D.N.A., se è vero che anche suo figlio Daniele è stato un attaccante dell' A.S.D. Imperia Calcio, così come suo nipote Massimiliano, attaccante autore di oltre trecento reti, in Campionati che vanno dalla Serie B all'Eccellenza.

Giuliano Guidetti agisce da attaccante destro o seconda punta, un "brasiliano", i cui dribbling e le cui giocate non sono mai banali, delle autentiche perle di tecnica e fantasia, che valgono il prezzo del biglietto.

Gioca con la casacca neroazzurra in centocinque occasioni e realizza ventitrè reti, prima di proseguire la sua carriera con la S.S. Argenina Arma, l' A.D.E.S. Albenga

l' U.S. Albenga.

Appesi gli scaprini al chiodo, ha intrapreso la carriera di allenatore sulle panchine della prima squadra e delle giovanili dell'A.S. Valle Impero Pontedassio, dell' A.S. San Bart '80, dell' A.S.D. Golfodianese e dell' O.S.D. Val Steria.

Nome: ROBERTO
Cognome: IANNOLO

Luogo nascita: TORINO
Data nascita: 29-07-1973
Ruolo: ATTACCANTE

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1989-90 S.BARTOLOMEO 1° CAT.  
1990-91 S.BARTOLOMEO 1° CAT. 16  
1991-92 VOGHERESE D 15 0
1992-93 VOGHERESE D 0 0
1993-94 POTENZA C1 9 0
1994-95 IMPERIA ECCEL. 29 8
1995-96 SANREMESE ECCEL. 10 3
1996-97 IMPERIA D 30 9
1997-98 IMPERIA D 27 9
1998-99 IMPERIA D 26 6
1999-00 AOSTA D 23 6
2000-01 SANREMESE D 29 9
2001-02 SANREMESE D 5 2
OTT.2001-02 IMPERIA D 18 6
2002-03 IMPERIA D 33 13
2003-04 VADO D 32 23
2004-05 SANREMESE C2 27 6
2005-06 SAVONA D 29 12
2006-07 IMPERIA D 22 11
2007-08 VADO D 26 9
2008-09 VADO D 9 6
DIC.2008-09 LOANESI ECCEL. 16 6
2009-10 ANDORA ECCEL. 14 7
DIC.2009-10 IMPERIA 1° CAT. 16 17
2010-11 IMPERIA PROM. 29 28
2011-12 IMPERIA ECCEL. 18 10
2012-13 IMPERIA D 31 17

 

Roberto Iannolo, nato a Torino il 29 luglio 1973, è l'attaccante più prolifico della storia neroazzurra. 

Dotato di una tecnica sopraffina, la sua specialità sono i calci di punizione, battuti con traiettorie imprevedibili e letali.

I numeri di Roberto Iannolo sono spaventosi: undici Campionati disputati con la casacca neroazzurra, duecentosettantatré presenze, molte delle quali con la fascia di capitano al braccio, e centotrentanove gol realizzati, quattro Campionati e una Coppa Italia vinti, qualche screzio con dirigenti e allenatori, con la tifoseria neroazzurra che lo adora e gli perdona la sua militanza in biancoazzurro e gli ha dedicato il soprannome di "Mago"... inutile spiegare il perchè. 

Di lui ha detto Giuseppe Cipolla, il Presidente che per primo ha creduto in lui: "Roberto Iannolo è il calciatore neroazzurro che più ho amato, e non c’e’ bisogno che spieghi il perche’. Come Moratti con Recoba, o Mantovani con Mancini o Agnelli con Platini, i Presidenti si innamorano sempre di un talentuoso numero 10. Iannolo è un violino solista di prima fila, un Salvatore Accardo per intenditori, ed anche un bravissimo ragazzo, uno dei pochi che mi è stato lealmente affezionato anche nei tempi bui".

Roberto Iannolo inizia la sua carriera, nel 1989, nell' A.S. San Bartolomeo Cervo e si trasferisce, due anni dopo, all' A.C. Vogherese, per poi giocare, in Serie C1, nel Potenza Calcio.

Disputa la sua prima stagione in neroazzurro nel 1994-1995, per poi giocare con andare all' U.S. Sanremese Calcio, con cui vince il Campionato di Eccellenza. Nel 1996 torna a Imperia e disputa tre stagioni con l'Imperia Calcio promossa in Serie C2 nel 1999. Lascia nuovamente i neroazzuri e gioca prima nell' U.S. Valle d'Aosta Châtillon Saint Vincent Fenusma e, poi, nell' U.S. Sanremese Calcio, prima dell'ennesimo ritorno nell' U.S. Imperia 1923. Nel 2003 gioca a Vado, poi a Sanremo e a Savona, ancora U.S. Imperia 1923 nel 2006 e ancora Vado F.C. dal 2007 al 2009,prima di trasferirsi all' U.S. Loanesi San Francesco.

Nel 2009 inizia la stagione con l' A.S. Andora, ma a dicembre è ingaggiato dall' A.S.D. Imperia Calcio, con cui vince tre Campionati consecutivi e alza al cielo una Coppa Italia, e realizza gol a raffica.

Disputa la sua ultima stagione con la neonata A.S.D. Imperia 1923, in Serie D, chiamato a furor di popolo dai tifosi neroazzurri e anche in quest'occasione risponde all'appello con gol e prestazioni strepitose.

Prosegue la sua carriera nell' A.S.D. Golfodianese e nell' A.S.D. San Bartolomeo Calcio, della cui scuola calcio è responsabile tecnico, e diventa anche procuratore sportivo.

Questa la definizione che ha dato di lui l'ex Presidente Giuseppe Cipolla: "Il piccolo grande Roby, croce e delizia degli allenatori schematici, zucchero fuso per la platea, gol come cioccolatini, un paradiso per i buongustai della tecnica. Avesse dieci centimetri in più... Ragazzo d'oro, ottima persona. Un ragazzo gentile fuori, diventa un rasoio affilato in campo. Una chicca: le sue imbattibili punizioni".

Nome: GIUSEPPE
Cognome: LATTUADA

Luogo nascita: 

Data nascita: 
Ruolo: ATTACCANTE

Carriera in neroazzurro

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1961-62 IMPERIA D 32 5
1962-63 IMPERIA D 20 2
1963-64 IMPERIA D 26 5

 

Giuseppe Lattuada inzia la sua carriera nell' A.C. Legnano: è una mezz'ala destra estrosa e potente fisicamente, che indossa la casacca neroazzurra per tre stagioni consecutive, in Serie D, a partire dal 1961-1962, quando l' U.S. Imperia lo preleva dall' A.S. Cuoiopelli.

Si presenta ai suoi nuovi tifosi realizzando tre reti nelle prime due gare di Campionato e, grazie ai suoi mezzi tecnici, diventa ben presto un beniamino della tifoseria neroazzurra: Giuseppe Lattuada si occupa sia della costruzione del gioco sia della rifinitura, tanto da realizzare ventitrè reti nelle ottantacinque gare giocate con l' U.S. Imperia, quattro delle quali su calcio di rigore, specialità nella quale é infallibile.

Giuseppe Lattuada è nella storia del club imperiese anche perchè la prima vittoria dell' U.S. Imperia contro l' U.S. Sanremese porta la sua firma: è l'1 dicembre 1963 quando i neroazzurri, grazie a una sua rete realizzata a inizio ripresa, sconfiggono i biancoazzurri al "Nino Ciccione".

Nome: ROBERTO
Cognome: MANITTO
Luogo nascita: SAVONA
Data nascita: 23-06-1954
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1970-71 SAVONA C 1 0
1971-72 SAVONA C    
1972-73 SAVONA C    
1973-74 SAVONA C 2 0
1974-75 NOVESE C 1 0
NOV.74-75 SESTRI LEV. D    
1975-76 TRENTO C 14 2
1976-77 IMPERIA D 15 2
1977-78 IMPERIA D 32 15
1978-79 IMPERIA C2 30 7
1979-80 OMEGNA D 31 8
1980-81 VELOCE 1°CAT.    
1981-82 VELOCE 1°CAT.    
1982-83 VELOCE PROM.    
1983-84 VELOCE PROM. 12  
1984-85 VARAZZE D 26 5
1985-86 VADO PROM. 21 7
1986-87 VADO D 19 3
1987-88 CARCARESE PROM. 9  
1988-89 MILLESIMO PROM. 18 3
1989-90 CARCARESE D 4 0

 

Roberto Manitto, nato a Savona il 23 giugno 1954, inizia la carriera nella squadra della sua città natia e resa coi biancoblù fino al 1974, quando è ceduto all' U.S. Novese, con cui gioca una sola partita, prima di passare all' U.S. Sestri Levante. 

Dopo una stagione con l' A.C. Trento, arriva a Imperia nella stagione 1976-1977: l'U.S. Imperia, allenata da Enrico Hanset, dopo alcuni anni di anonimato, sta costruendondo la squadra che deve puntare a tornare in Serie C. 

Nella sua prima stagione non trova grande spazio, poichè, in pratica, fa da rincalzo ai due attaccanti titolari Giuliano Guidetti e Vincenzo Amendola.

La stagione successiva è quella della sua consacrazione, forse la migliore di tutta la sua carriera: in panchina siede Bruno Baveni, che gli dà subito fiducia e forma con Salvatore Sacco una delle coppie gol più forti e prolifiche della storia neroazzurra: il feeling, tra i due, è immediato, tanto che, all'esordio in Campionato, i due attaccanti realizzano tre delle quattro reti con cui i neroazzurri asaltano l' Istituto Sociale Cafasse. A fine stagione sono ben trentacinque le reti realizzate dai due, delle quarantasette complessive: venti Salvatore Sacco e quindici Roberto Manitto, diventato subito un idolo dalla Grdinata Nord, che lo inneggia al grido "Manitù Manitù".

Il Campionato si conclude con il ritorno dell' U.S. Imperia tra i professionisti, nella prima Serie C2 della storia del calcio italiano.

La stagione successiva realizza altre sette reti, una delle quali quella decisiva, dopo cinque minuti, contro il Savona F.B.C. giocato in un "Nino Ciccione" stracolmo.

Al termine della stagione, lascia l'U.S. Imperia dopo ottantadue partite giocate e venticinque gol realizzati e si trasferisce all'Omegna Sportiva, con cui vince il Campionato di Serie D, per poi indossare le casacche di F.B.C. Veloce, con cui vince il Campionato di prima Categoria, A.S. Varazze, Vado F.C. con cui vince il Campionato di Promozione, U.L.S. Carcarese con cui vince il Campionato di Promozione, Polisportiva Millesimo e ancora U.L.S. Carcarese con cui termina la carriera nel 1990. 

Nome: STEFANO

Cognome: MARIANI
Luogo nascita: MASSA
Data nascita: 27-01-1957 

Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1975-76 TORINO  A  0  0
1976-77 IVREA D 26  2
1977-78 IMPERIA D 29 3
1978-79 IMPERIA C2 34 7
1979-80 IMPERIA C2 3 0
NOV. 1979-80 MONTEVARCHI C1
30 9
1980-81 MONTEVARCHI C2
 32 11
1981-82 PRATO C2  30  10
1982-83 PARMA C1  33  3
1983-84 PARMA C1  34  3
1984-85 LIVORNO
C1  28  0
1985-86 BRESCIA B 29 4
1986-87 PADOVA C1    
1987-88 PADOVA B    
1988-89 SIENA
C2  32  4
1989-90 ALESSANDRIA C1    
1990-91 ALESSANDRIA C2    
1991-92  MASSESE C1
   
1992-93  MASSESE  C1    
1993-94  MASSESE C1
   
1994-95 MASSESE  C1    
1995-96 MASSESE
C1
   
1996-97 PIETRASANTA D    
1997-98 FORTE DEI MARMI      

 

Stefano Mariani nasce a Massa il 27 gennaio 1957.

Dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile dell' A.C. Torino, si trasferisce all' A.C. Ivrea e poi, nella stagione 1977-1978 all' U.S. Imperia.

Stefano Mariani, maglietta neroazzurra numero undici, è un'ala vecchia maniera, che corre avanti e indietro sulle fasce laterali.

Impressionante per la progressione palla al piede e per la facilità con la quale va sul fondo e mette al centro miriadi di palloni alla mitica coppia d'attacco della squadra di Bruno Baveni, formata da Salvatore Sacco e Roberto Manitto.

Stefano Mariani ottiene, nella sua prima stagione in neroazzurro, la promozione in Serie C2 e sfiora, nella seconda, quella in Serie C1. 

Gioca ancora tre partite nel 1979, collezionando settantuno presenze e realizzando dieci gol, prima di trasferirsi alla Polisportiva Aquila Montevarchi, proprio la squadra che ha strappato la promozione all' U.S. Imperia e con cui gioca due stagioni.

Passa, quindi, all' A.C. Prato, con cui realizza ben dieci reti, che gli valgono l'attenzione del Parma A.C. con cui è promosso in Serie B e esordisce nella Serie cadetta nella stagione 1984-1985. L'anno successivo passa all' A.C. Livorno e, nella stagione 1985-1986, all' A.C. Brescia con cui ottiene la promozione in Serie A, realizzando quattro reti. 

Non può però debuttare nella massima serie, perché è ceduto all' A.C. Padova, con cui è protagonista assoluto della promozione in serie B nel 1987.

Dopo aver giocato con A.C. Siena, U.S. Alessandria con cui è promosso in Serie C1 e U.S. Massese '82, termina la carriera a più di quarant'anni, indossando la casacca dell' U.S. Pietrasanta. 

Impressionanti i numeri della sua carriera: sessantanove presenze e sei gol fatti in Serie B; duecentonovantotto presenze e trentadue gol fatti in Serie C1; centocinquantanove presenze e trentuno gol fatti in Serie C2 e ventiquattro presenze e tre gol in Serie D.

Nome: DANIELE
Cognome: MAZZEI
Luogo nascita: MASSA
Data nascita: 29-08-1974
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1992-93 MASSESE C1 3 0
1993-94 MASSESE C1 9 0
1994-95 MASSESE C1 3 1
Nov. 94-95 PONSACCO C2 13 3
1995-96 PONSACCO C2 28 3
1996-97 MASSESE C2 17 0
1997-98 PONSACCO D 29 8
1998-99 IMPERIA D 31 10
1999-00 CUNEO D 31 14
2000-01 AGLIANESE D 32 11
2001-02 FUCECCHIO D 24 8
2002-03 VALLE D'AOSTA D 6 1
Nov. 02-03 CUNEO D 20 9
2003-04 CALANGIANUS D 9 3
Nov. 90-91 VALLE D'AOSTA D 5 2
2004-05 SUZZARA ECCEL. 3 0
Dic. 04-05 IMPERIA ECCEL. 15 7
2005-06 IMPERIA ECCEL. 29 18
2006-07 IMPERIA D 21 3
2007-08 IMPERIA D 5 1
Ott. 07-08 CALENZANO ECCEL. 15 6
2008-09 PIANESE ECCEL. 4 0
Dic. 08-09 LARCIANESE ECCEL. 7 0
2009-10 MASSESE ECCEL.    

 

Daniele Mazzei, nato a Massa il 29 agosto 1974, è uno dei giocatori più amati dalla gradinata Nord nelle stagioni a cavallo tra gli anni '90 e 2000. Irresistibile, irrefrenabile e trascinatore, è l'anima dello spogliatoio neroazzurro. Le sue esultanze eccessive e la sua teatralità ma anche la sua generosità hanno fatto subito breccia nei cuori di tutti i tifosi imperiesi.

Daniele Mazzei inizia la sua carriera nella squadra della sua città, l'U.S. Massese, con cui gioca qualche partita in Serie C1: nel novembre del 1994 passa all'U.S. Ponsacco, dove gioca per due stagioni, prima del ritorno a Massa e la nuova esperienza a Ponsacco.

Indossa per la prima volta i colori neroazzurri nella indimenticabile stagione 1998-1999, quella che si conclude con la vittoria del Campionato di Serie D e il ritorno in Serie C2 dopo quattordici lunghi anni. Daniele Mazzei arriva "raccomandato" da Giorgio Benedetti che lo conosce bene per averlo allenato nell' U.S. Massese e lui ricambia la fiducia dell'allenatore realizzando dieci reti, una più bella dell'altra: quella contro l' A.S. Verbania Calcio, gli vale anche la stretta di mano dell'arbitro. A fine stagione, l'inspiegabile addio.

Daniele Mazzei continua il suo girovare per l'Italia: Cuneo Sportiva, Aglianese Calcio, U.S. Fucecchio 1903, Valle d'Aosta Calcio, F.B.C. Calangianus 1905 e Suzzara Calcio 2000, fino a che un brutto infortunio lo ferma. Ma al cuor non si comanda: nel dicembre del 2004, l'U.S. Imperia 1923 chiama e lui risponde presente. Ancora Giorgio Benedetti allenatore, Campionato di Eccellenza ligure, un Torneo anonimo, quello successivo a un'atroce retrocessione.

Nel corso della gara interna contro il F.B.C. Finale, Daniele Mazzei inizia a riscaldarsi e gli Ultras, fuori dallo stadio in aperta contestazione con la dirigenza, lanciano a squarciagola il grido di battaglia "Daniele Mazzei, eh eh !! oh oh!!". Daniele Mazzei subito non capisce da dove venga quell'urlo, poi ricambia il saluto con un gesto della mano. Fa fatica a togliersi la tuta, é davvero appesantito, ma entra e comincia, a fatica, a sbuffare in campo. 

Al termine della stagione realizza, comunque, sette reti. Ma é solo un riscaldamento, la preparazione per la stagione successiva, nella quale Daniele Mazzei si scatena e con diciotto reti é uno dei trascinatori della strepitosa rimonta neroazzurra degli uomini allenati da Giancarlo Riolfo, dopo un inizio stentato, al termine della quale vincono il Campionato e la Coppa Italia. Due partite su tutte lo vedono protagonista: contro l' U.S. Loanesi San Francesco, quando realizza una strepitosa tripletta e contro l'U.S. Pontedecimo quando segna il gol che sancisce, di fatto, la promozione in Serie D.

L'anno successivo, una serie di acciacchi limitano di molto le sue presenze, ma é importantissimo nel tenere unito uno spogliatoio in subbuglio per le vicissitudini societarie. Ma, comunque, riesce a lasciare il suo indelebile segno anche questa volta, quando, al 90', contro il F.B.C. Casteggio Broni realizza il gol che regala la salvezza dei neroazzurri.

L'anno successivo, l'ultima stagione in neroazzurro, nella quale gioca solo cinque partite, per far ritorno, a fine ottobre, nella natia toscana: sono centouno le sue presenze in neroazzurro e trentanove le reti realizzate.

Prosegue la sua carriera giocando nell'A.C. Calenzano, nell'U.S. Pianese, nell' U.S. Larcianese e, infine, nella S.S.D. Massese Calcio.

Questa la definizione che ha dato di lui l'ex Presidente Giuseppe Cipolla: "Cavallone inesauribile, capace di cose impossibili e stranezze esilaranti. E' così anche nella vita, gioca con il cuore, con la grinta. La tecnica così così, ma è entrato nel cuore di tutti per l'impegno e la grinta che ci mette". 

Nome: SERGIO
Cognome: MINUTO
Luogo nascita: 

Data nascita: 
Ruolo: ATTACCANTE

Carriera in nerazzurro

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1958-59 IMPERIA PROM.   32
1959-60 IMPERIA D 29 22
1960-61 IMPERIA D 30 14

   

Giuseppe "Pepè" Minuto, implacabile cannoniere, nato nel 1936 e cresciuto a Lavagnola, quartiere storico situato nell'immediato entroterra di Savona, è un grande interprete del “gioco di muro” nella parrocchia dei Salesiani e inizia proprio nell' U.S. Lavagnolese, società che ha una storia che merita di essere raccontata.

L' U.S. Lavagnolese, colori sociali gialli, fa da contraltare ai rossi della compagine della Libertà e Lavoro: una classica vicenda alla "Don Camillo e l’onorevole Peppone" raccontata da Giovannino Guareschi. Una sfida ricca di pathos durata per tutti gli anni ’50 con grandi successi da entrambe le parti, in particolare disputandosi il primato nella “Coppa Bacigalupo”, all’epoca la più importante manifestazione del calcio giovanile savonese: Giuseppe Minuto è un grande protagonista di queste sfide, realizzando gol a raffica.

Ala sinistra irresistibile, abilissimo sotto porta, Giuseppe Minuto inizia la sua carriera nella Veloce F.C. che lo ingaggia nella stagione 1951-1952 e con cui disputa sette stagioni prima di essere preso dall' U.S. Imperia nella stagione 1958-1959: "Pepè" è uno dei protagonisti assoluti di quella cavalvacata vincente che porta i neroazzurri in Serie D. In quella stagione, segna la bellezza di trentadue reti, è la punta di diamante di un attacco che, formato da Franco Dapelo Giorgio Gilardoni, Sergio Bistolfi e Silva Oddone, realizza centodue gol, stabilendo un record assoluto nei Campionati dilettantistici.

Giuseppe Minuto si ripete anche la stagione successiva quando realizza ventidue reti al fianco di un altro fantastico attaccante neroazzurro, Piero Ranzini.

Nel 1960-1961 torna ad essere il capocannoniere della squadra con altri quattordici gol fatti, due in più di Piero Ranzini: è, di fatto, la sua ultima stagione completa con la nostra casacca, poiché la stagione successiva disputa due sole partite, prima di lasciare Imperia, lasciando un segno indelebile nella nostra storia, coi suoi cinquantotto gol realizzati in quattro stagioni.

Prosegue la sua carriera con lo S.C. Alassio e l' U.S. Cairese. 

Grandissimo calciatore, modesto nella vita, non ha mai abbandonato il suo posto di operaio alle " Officine Elettromeccaniche Scarpa e Magnano" di Savona, attività di riparazioni meccaniche di materiale elettrico.

NOME: MASSIMO

COGNONE: PELUFFO

Luogo di nascita: SAVONA

Data di nascita: 22-02-1971

Ruolo: Attaccante

 

 

Massimo Peluffo, nato a Savona il 22 febbraio 1971, gioca nelle giovanili della squadra della sua città natia e esordisce in prima squadra nella stagione 1985-1986. Dopo aver giocato con più continuità coi biancoblù la stagione successiva, si trasferisce all' A.C. Vogherese, in Serie C2, per poi fare ritorno al Savona F.B.C.

Gioca, poi, nell' A.C. Pavia per due stagioni (con promozione in Serie C1), nel Saronno F.B.C., nell' U.S. Pergocrema, nell' A.S. Livorno Calcio (con cui vince il Campionato di Serie D), nell' A.S. Cecina, prima dell'ennesimo ritorno a Savona nel 1996.

Nella stagione 1996-1997, è ingaggiato assieme ai suoi compagini di squadra Michele Sbravati e Paolo Viviani, per formare l'ossatura della squadra che, poi, due stagioni dopo, vincerà trionfalmente il Campionato di Serie D, restando la stagione successiva nonostante i gravi problemi societari.

Lasciati a malincuore i neroazzurri, dopo novantaquattro presenze e sedici gol fatti, gioca nell' A.C. Meda, prima di essere ingaggiato dal Savona 1907 F.B.C., per altre tre stagioni, vincendo l'ennesimo Campionato.

Conclude la sua carriera agonistica indossando le casacche dell' U.S. Loanesi San Francesco, del Vado F.C. nel 2005, dell' U.S. Pontedecimo, dell' U.S. Ceriale, dell' U.S. Carcarese 1929 e della Veloce F.C.

Appesi gli scarpini al chiodo, prova senza grande successo la carriera di allenatore, con l' l' U.S. Carcarese 1929 e la Spotornese Calcio.

Eccellente nello stacco di testa, spesso incontenibile nei suoi slalom tra gli avversari, Massimo Peluffo è uno dei giocatori più amati della fine del secolo scorso. Spettacolare nelle sue puntate a rete, è il tocco di genialità che ha spesso fatto la differenza nelle sue stagioni in neroazzurro.

Il suo ex Presidente Giuseppe Cipolla lo ha così definito: "Una forza della natura, un coraggioso lottatore a centrocampo, carattere, grinta, nervi di acciaio e buoni piedi. Ragazzo in gamba anche fuori del campo, uomo spogliatoio, sicuro, di buona statura sia tecnica che morale.

Nome: ANDREA

Cognome: PRUNECCHI

Luogo nascita: CECINA (LI)

Data nascita: 26-07-1951

 

 

Andrea Prunecchi nato a Cecina (LI) il 26 luglio 1951, dopo aver iniziato la carriera nel settore giovanile della squadra della città natia, passa, nella stagione 1969-1970, a quello dell' A.C. Torino.

La società granata lo manda "a farsi le ossa" all'Asti Ma. Co. BI., dove è compagno di squadra del più giovane Giancarlo Antognoni; le due tappe successive sono l' U.S. Anconitana e l' U.S. Rovereto, in Serie C, che disputa con un grande rendimento che gli permette, nella stagione 1973-1974, di fare il grande balzo, in Serie B, con la casacca della Ternana Calcio, appena retrocessa tra i cadetti: in terra umbra Andrea Prunecchi realizza tredici reti e contribuisce, in maniera determinante, all'immediato ritorno dei rossoverdi nella massima Serie.

A fine stagione passa all' U.C. Sampdoria, con cui esordisce in Serie A il 6 ottobre 1974 nel pareggio esterno contro il Milan e realizza due reti, al Lanerossi Vicenza e all' A.C. Fiorentina.

Andrea Prunecchi è ceduto al Pescara Calcio, in Serie B: con gli abruzzesi disputa tre Campionati e, nella stagione 1976-1977, segna nove reti, con le quali contribuisce alla prima storica promozione dei biancazzurri in Serie A. Resta a Pescara anche l'annata successiva in Serie A e, nel corso di questa parentesi abbruzzese, nasce suo figlio Marco, che diventa anche lui attaccante e indossa la casacca neroazzurra dal 2013 al 2016, realizzando ben trentatré reti in sessantuno gare giocate. 

U.S. Pistoiese e F.C. Modena sono le sue tappe successive, prima di approda a Imperia, in Serie C2, nel 1979: è una stagione disastrosa per i neroazzurri, reduci dalla mancata promozione in Serie C1: l' U.S. Imperia termina il Campionato all'ultimo posto e torna tra i dilettanti ma, tra le poche note positive di questa stagione, ci sono le dieci reti di Andrea Prunecchi nelle in ventinove gare giocate, la maggior parte delle quali dei piccoli capolavori balistici.

Le due stagioni successive Andrea Prunecchi indossa la casacca dell' U.S. Sanremese, in Serie C1, l'ultima delle quali tumultuosa: nella semifinale di Coppa Italia tra i biancoazzurri e l' U.S. Arezzo, esasperato dalle decisioni arbitrali, getta via la maglia e esce volontariamente dal campo. Queste intemperenze lo fanno restare fuori dai campi di gioco per sei mesi e, di fatto, concludono la carriera ad alto livello di Andrea Prunecchi che, nel 1984, torna nella natia Cecina, in Serie D.

Cessata l'attività agonistica, intraprende quella di allenatore, passando dalle serie dilettantistiche ai settori giovanili e al calcio femminile e dal 2009 è divenuto responsabile della scuola calcio dell' A.S. Cecina.

Abbiamo parlato di Andrea e di Marco Prunecchi, ma prima dei due c'è stato il padre di Andrea, Leto Prunecchi, una forte ala sinistra. Messosi in luce nella file dell' U.S. Carrarese "Pietrino Binelli", in Serie B nella stagione 1947-1948, gioca nell' U.C. Sampdoria, con cui esordisce nella massima Serie. Alla fine della stagione, Leto Prunecchi realizza sei reti, fra cui una nel derby col Genoa C.F.C. 

Leto Prunecchi gioca ancora in Serie A con l' A.C. Padova e con l' U.S. Palermo, realizzando complessivamente trentasette reti in centocinquanta presenze nella massima Serie.

 

Insomma, il gol è un affare di famiglia in casa Prunecchi.

Nome: FRANCO
Cognome: RANZINI
Luogo nascita: IMPERIA
Data nascita: 
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1954-55 IMPERIA PROM.    
1955-56 IMPERIA PROM.    
1956-57 IMPERIA PROM.    
1957-58 IMPERIA PROM.    
1958-59 ALBENGA PROM.    
1959-60 IMPERIA D 24 26
1960-61 IMPERIA D 27 11
1961-62 IMPERIA D 21 9
1962-63 IMPERIA D 27 9
1963-64 IMPERIA D 22 6
1964-65 IMPERIA D 30 3
1965-66 IMPERIA D 29 3

 

 

Una carriera in neroazzurro fenomenale.

Fratello minore di Piero Ranzini, grande difensore e capitano nerazzurro negli anni '50 e '60, Franco Ranzini si può definire davvero un “neroazzurro dentro”.

Frutto del florido settore giovanile dell'U.S. Imperia, è un attaccante strepitoso e difficile da marcare, uno dei bomber più prolifici di sempre della storia neroazzurra.

La sua stagione più incredibile è quella di Serie D del 1959-1960: Franco Ranzini segna più di un gol a partita, ventisei in ventiquattro partite giocate), realizzando due quaterne, in trasferta a Fossano e in casa contro il Cenisia Calcio e andando a segno per undici partite consecutive... numeri praticamente impossibili da eguagliare.

A fine carriera arretra il suo raggio d'azione, retrocedendo al centro della difesa, ma ciò nonostante, continua a realizzare gol nelle sue sortite offensive.

Un attaccamento ai nostri colori più volte dimostrato, sia quando indossa gli scarpini, sia quando gli ha appesi al classico chiodo: ogni domenica, infatti, è al suo posto in Tribuna a seguire i neroazzurri e ha fondato il club "Draghi neroazzurri", un club di tifosi molto particolare, riservato a chi in passato è stato dirigente dell'Imperia o ha vestito almeno una volta la casacca neroazzurra della prima squadra. 

Franco Ranzini è stato anche team manager dell'Imperia Calcio.

Ma un episodio, più di altri, spiegano questo concetto di attaccamento ai nostri colori.

Stagione 1958-1959: Franco Ranzini indossa la casacca bianconera dell' U.S. Albenga e deve affrontare i neroazzurri, lanciati in un testa a testa con lo S.C. Alassio, per la promozione in Serie D.

In occasione della partita l' U.S. Albenga non se la sente di scendere in campo contro la sua squadra del cuore e non gioca.

Ma non solo, in occasione della partita dei bianconeri ingauni contro lo S.C. Alassio, realizza anche un gol decisivo, per la vittoria del Torneo da parte dell' U.S. Imperia.

Una vera leggenda, un esempio e un vanto per tutti i tifosi neroazzurri.

Nome: FRANCO
Cognome: ROTELLA
Luogo nascita: GENOVA
Data nascita: 16-11-1966
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1983-84 GENOA A 1 0
1984-85 GENOA B 13 1
1985-86 SPAL C1 27 3
1986-87 GENOA B 31 2
1987-88 GENOA B 13 0
1988-89 GENOA B 10 0
1989-90 GENOA A 14 1
1990-91 GENOA A 1 0
NOV.90-91 TRIESTINA B 25 2
1991-92 PISA B 35 2
1992-93 PISA B 36 2
1993-94 PISA B 34 3
1994-95 ATALANTA B 18 1
1995-96 ATALANTA A 17 0
1996-97 ATALANTA A 11 1
1997-98 IMPERIA D 12 2
1998-99 IMPERIA D 12 5
1999-00 INATTIVO      
2000-01 INATTIVO      
2001-02 CECINA ECC. 2 0

 

Franco Rotella, nato a Genova il 16 novembre 1966, inizia come cursore destro, per poi giocare in tutti i ruoli dell'attacco, da centravanti a punta esterna.

Dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili del Genoa C.F.C., nel 1983, all’età di 17 anni, l'allenatore Luigi Simoni lo fa esordire in Prima Squadra, in Serie A, contro il Pisa S.C.

Franco Rotella gioca in tutte le selezioni della nazionale giovanile, dall' Under 13 fino alla Juniores, in ottima compagnia: Roberto Baggio e Ciro Ferrara, tanto per fare dei nomi, sono al suo fianco in questa fantastica avventura.

Dopo un’annata soddisfacente in Serie B con mister Burgnich, 18 presenze ed 1 gol, viene mandato “a farsi le ossa” nella S.P.A.L., in Serie C1, allenata da Giovanni Galeone.

Poi torna in rossoblù, sfiorando la promozione in Serie A con Attilio Perotti, raggiunta poi con Franco Scoglio due stagioni dopo.

Con l'arrivo di Osvaldo Bagnoli lascia il Genoa C.F.C. e va a giocare in Serie B nell' U.S. Triestina.

Dal 1991 al 1994 gioca nel Pisa S.C., dove è il vero trascinatore della squadra neroazzurra, mentre nell'estate del 1994 si trasferisce all' Atalanta Bergamasca Calcio, dove si toglie delle grandissime soddisfazioni: con Emiliano Mondonico in panchina, con Filippo Inzaghi capocannoniere, Paolo Montero, Gianluigi Lentini e molti altri campioni, ottiene la promozione in Serie A e la stagione successiva, da neo promosso, sfiora il piazzamento U.E.F.A. e raggiunge la finale di Coppa Italia, persa contro l' A.C. Fiorentina.

Nel gennaio del 1998, dall'Atalanta Bergamasca Calcio, in Serie A, Franco Rotella arriva a Imperia, in Serie D: è il colpo di mercato più clamoroso, probabilmente, della storia dell'Imperia calcio e, a farlo, è il Presidente Giuseppe Cipolla, che individua in lui un altro tassello della squadra che, nella stagione successiva, regala ai suoi tifosi il ritorno in Serie C2. Il 18 gennaio 1998 fa il suo esordio al "Nino Ciccione" contro l' A.S. Camaiore e realizza il suo primo gol con la casacca neroazzurra, in casa, contro la Fossanese il 22 febbraio 1998. Ma al di là dei gol, Franco Rotella incanta per la classe sopraffina e per l'ottimo contributo che fornisce al reparto offensivo, aprendo varchi e servendo deliziosi assist ai compagni.

La stagione successiva, con Giorgio Benedetti in panchina, Franco Rotella inizia benissimo: gol mai banali e assit, fino a un brutto infortunio alla spalla che lo obbliga a fermarsi un mese; rientra in squadra e ricominciare a segnare e fare magie, ma, in occasione dello scontro diretto l' A.C. Sant'Angelo, si infortuna nuovamente: è il 7 febbraio 1999, la data della sua ultima partita in neroazzurro e, in pratica della sua carriera, nonostante una fugace apparizione a Cecina due anni dopo.

Una carriera pesantemente condizionata dagli infortuni: menischi, legamenti crociati e altro ancora, in un’epoca dove le tipologie delle operazioni chirurgiche e i tempi di recupero sono decisamente differenti dai giorni nostri.

Ma un campione straordinario e un uomo esemplare per correttezza e serietà.

Questa la definizione che ha dato di lui l'ex Presidente Giuseppe Cipolla: "Franco Rotella, giù il cappello signori. Un giocatore di un altro pianeta, capace di tutto, una foca in mezzo al campo (se vuole), un ragazzo ancora giovane che sprigiona energia e classe come una dinamo". 

A fine carriera ricopre il ruolo di Responsabile Tecnico della Scuola Calcio e del Settore Giovanile degli “Emiliani” di Genova.

Franco Rotella è prematuramente deceduto il 20 aprile 2009.

Nome: SALVATORE
Cognome: SACCO
Luogo nascita: GIOIA TAURO (CZ)
Data nascita: 04-03-1954
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1970-71 SAVONA C 2 0
1971-72 SAVONA C    
1972-73 SAVONA C 8 1
1973-74 SESTRI LEV. D    
1974-75 ORVIETANA D    
1975-76 SESTRI LEV. D 34 16
1976-77 SESTRI LEV. D 10  
1977-78 IMPERIA D 33 20
1978-79 IMPERIA C2 31 11
1979-80 IMPERIA C2 1 0
NOV.79-80 CASALE C1 28 5
1980-81 IMPERIA D 29 7
1981-82 CAIRESE PROM. 26 12
1982-83 SESTRI LEV. D    
1983-84 CAIRESE D 17 2
1984-85 NOVESE PROM. 28 8
1985-86 CERIALE PROM. 13  
1986-87 LOANESI 1°CAT. 28 5
1987-88 LOANESI 1°CAT. 27 7
1988-89 LIBARNA PROM. 6  
1989-90 ALBISOLA 2°CAT. 33  
1990-91 S.NAZARIO 2°CAT.    
1991-92 VALLEPIANA 2°CAT.    
1992-93 MALLARE 2°CAT.    
1993-94 VELOCE 2°CAT.    
1994-95 VELOCE 1°CAT.    

 

Salvatore Sacco, nato a Gioia Tauro (CZ) il 4 marzo 1954, inizia la sua carriera nel Savona F.B.C. esordendo in prima squadra, in Serie C, nel 1971. Dopo tre stagioni passa all' U.S. Sestri Levante con cui gioca tre stagioni, intervallate da una nell' U.S. Orietana.

Salvatore Sacco arriva a Imperia nella stagione 1977-1978 e trova un'intesa immediata con il compagno di reparto, Roberto Manitto, con cui forma una mitica coppia di gemelli del gol. In occasione dell'esordio con la casacca neroazzurra, bastano tre minuti per far capire a tutti che si tratta di un bomber di razza, poichè Salvatore Sacco realizza un gran gol, bissato pochi minuti dopo.

E' una stagione magica per il piccolo attaccante calabrese che realizza venti reti: la più importante, sicuramente, quella realizzata a Sanremo, che permette ai neroazzurri di vincere il derby... passeranno trent'anni prima della successiva vittoria al "Comunale" matuziano. L' U.S. Imperia vince il Campionato e, dopo otto anni, torna in Serie C2, nel delirio generale.

La stagione successiva Salvatore Sacco continua a segnare e compie un'impresa personale, realizzando cinque reti in una sola gara, quella casalinga contro la Polisportiva Aquila Montevarchi, gli aretini che, alla fine del Torneo, befferanno i neroazzurri nello spareggio promozione.

L'anno successivo solo una presenza, a Savona, prima di essere ceduto all' A.S. Casale.

Salvatore Sacco torna ad indossare la casacca neroazzurra nella stagione 1980-1981 quando l'U.S. Imperia vince il Torneo e torna in Serie C2: anche in quest'occasione, all'esordio, l'attaccante realizza una rete, così come in'occasione della sua ultima partita al "Nino Ciccione", contro l' A.C. Vogherese, quando realizza il gol promozione dieci secondi dopo il suo ingresso in campo.

E l'ultima gioia regalata al pubblico imperiese da "Tonino Gol", che lascia l' U.S. dopo novantanove partite e quaranta gol fatti.

Presegue la sua carriera giocando con U.S. Sestri Levante, U.S. Cairese con cui è promossio in Serie D, U.S. Novese, U.S. Loanesi San Francesco, U.S. Albisola, U.S. San Nazario Varazze, S.C. Mallare e Veloce F.C. con cui vince il Campionato di Seconda Categoria e termina la carriera nel 1995.

Nome: PIETRO
Cognome: SCEVOLA

Luogo nascita: SAMPIERDARENA (GE)
Data nascita: 01-01-1900 

Ruolo: ATTACCANTE

Carriera

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1919-20 ALESSANDRIA A    
1920-21 SAMPIERDARENESE A 12 4
1921-22 SAMPIERDARENESE A 14 1
1922-23 SAMPIERDARENESE A 20 5
1923-24 SAMPIERDARENESE A 9 1
1924-25 SAMPIERDARENESE A 11 3
1925-26 CORNIGLIANESE B    
1926-27 IMPERIA 3° DIV.    
1927-28 IMPERIA 3° DIV.    
1928-29 IMPERIA 2° DIV.    
1929-30 IMPERIA 2° DIV.    
1930-31 IMPERIA 1° DIV.    
1931-32 IMPERIA 1° DIV.    
1932-33 IMPERIA 1° DIV.    

 

Pietro Scevola, nato a Sampierdarena (GE) l'1 gennaio 1900, è il primo neroazzurro in tante cose: il primo capitano della storia, il primo allenatore-calciatore, il primo a fondare una vera e propria scuola calcio imperiese.

Atleta poliedrico, inizia la sua attività sportiva come nuotatore a Savona e Genova.

Diventato calciatore, debutta nell' U.S. Alessandrina nella partita amichevole contro il F.B.C. Juventus disputata il 14 settembre 1919, giocando poi due partite ufficiali di Campionato. Nel 1920 si trasferisce all' A.S. Sampierdarenese con cui disputa complessivamente sessantasei gare e realizza quattordici reti nella massima Serie del Campionato di calcio italiano. Nel 1922 e nel 1923 gioca tre partite, segnando una rete, con la maglia della Nazionale Liguria.

Nella stagione 1925-1926 si trasferisce all' A.S. Corniglianese, prima di arrivare a Imperia, dove la compagine neroazzurra disputa il primo Campionato della sua storia. 

Gracile e guizzante esterno d'attacco, Pietro Scevola è un esempio per tutti, in campo e fuori dal terreno di gioco: ricopre il duplice ruolo di calciatore e di allenatore della squadra dal 1926 al 1931 e, terminata la carriera in campo, è nuovamente allenatore dei neroazzurri nelle stagioni 1937-1938 e 1938-1939 collezionando centosessanta panchine con l 'U.S. Imperia.

Si dedica, poi, alla formazione dei giovani, costituendo la sezione giovanile dell'U.S. Imperia 1924: i suoi ragazzi sono chiamati, in suo onore, "Scevola boys", un marchio di fabbrica e una garanzia. Sono centinaia i calciatori che, passati sotto le sue capaci mani, poi approdano alla prima squadra.

Nome: CESARE

Cognome: TESTERA
Luogo nascita: ALESSANDRIA
Data nascita: 16-03-1909
Ruolo: ATTACCANTE

Carriera in neroazzurro

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1931-32 IMPERIA 1° DIV.    
1932-33 IMPERIA 1° DIV.    
1933-34 IMPERIA 1° DIV.    
1934-35 IMPERIA 1° DIV.    
1935-36 IMPERIA C    
1938-39 IMPERIA C    

 

Cesare Testera, nato ad Alessandria il 21 marzo 1909, è una delle colonne della storia neroazzurra, avendo contribuito alla causa dell'U.S. Imperia, svolgendo tutti i ruoli: calciatore, allenatore, dirigente e custode dello stadio.

Velocissimo ed imprendibile, intelligente e a tratti irresistibile, dotato di ottime doti tecniche, è un un classico interno destro, portato più alla costruzione del gioco che alla distruzione di quello avversario, anche se non disdegna di rientrare per dare una mano alla difesa.

Proveniente dall' U.S. Alessandria, squadra della sua città natia e con la quale esordisce in Serie A, il 24 maggio 1931, in un derby contro il Casale F.B.C., Poi, però, la concorrenza interna spinge la dirigenza grigia a trasferirlo a Imperia nella stagione 1931-1932, realizzando decine di gol, il più importante dei quali nei sedicesimi di finale della Coppa Italia contro l' A.C. Torino, il 26-03-1938: Cesare Testera realizza la rete del vantaggio imperiese al 7' del primo tempo, con una terrificante cannonata che si infila alle spalle del portiere granata. La partita termina con un contestatissimo 2-1 per il Torino, ma Cesare Testera sfiora, in almeno due occasioni, il gol del pari e della sua personale doppietta.

Dopo cinque Campionati in neroazzurro, nella stagione 1936-1937 si trasferisce all' U.S. Sanremese, ma il cambio di aria non gli giova: gioca appena due gare e ritorna a Imperia.

Nella stagione 1939-1940, a causa dei problemi finanziari dell' U.S. Imperia, è ceduto, assieme ad altri quattro cardini della formazione imperiese, all' A.C. Entella.

Dopo la sosta forzata, a causa dello scoppio del secondo conflitto mondiale, Cesare Testera, che ha abbandonato l'attività calcistica sul campo, svolge per più anni quella di consigliere tecnico, di allenatore della prima squadra dal 1952 al 1955 e di allenatore delle giovanili imperiesi. Infine, diventa custode del "Nino Ciccione", quella che, di fatto, deve essere considerata la sua seconda casa.

 

Nome: ADELINO
Cognome: ZENNARO
Luogo nascita: PELLESTRINA (VE)
Data nascita: 28-08-1963
Ruolo: ATTACCANTE
Carriera 

 

STAG. SQUADRA CATEG. PRES. GOL
1981-82 TORINO A 2 0
1982-83 EMPOLI C1 20 2
1983-84 EMPOLI B 33 3
1984-85 EMPOLI B 18 1
1985-86 EMPOLI B 27 3
1986-87 EMPOLI A 6 1
Ott.86-87 AREZZO B 18 0
1987-88 LUCCHESE C1 25 3
1988-89 SALERNITANA C1 22 5
1989-90 SALERNITANA C1 11 0
1990-91 SALERNITANA B 11 0
1991-92 POGGIBONSI C2 17 1
1992-93 IMPERIA PROM. 14 5
1993-94 IMPERIA ECCEL. 19 4
1994-95 IMPERIA ECCEL. 26 5
1995-96 SOMMARIVA PERNO PROM.    

 

 Adelino Zennaro, nato a Pellestrina (VE) il 28 agosto 1963, è un'ala e un centravanti, frutto del settore giovanile dell' A.C. Torino, col quale esordisce in prima squadra il 14 febbraio 1982 in occasione di una partita contro l' A.S. Roma: a fine stagione colleziona quattro presenze equamente ripartite tra campionato e Coppa Italia.

E' una grandissima promessa del calcio: con un colpo di testa in tuffo batte il portiere della S.S. Napoli e regala ai granata il primo trionfo al Torneo di Viareggio nel 1984.

Dal Torino passa all'Empoli F.C. ed è uno dei protagonisti della strepitosa scalata dalla Serie C1 alla Serie A, per la prima volta nella storia della piccola società toscana: alla seconda di Campionato, ad Ascoli, Adelino Zennaro realizza la rete della vittoria dei biancoazzurri, clamorosamente primi in classifica con la Juventus F.C..

Dall'Empoli F.C. viene ceduto, in prestito, prima all' U.S. Arezzo, in Serie B, e poi all' A.S. Lucchese Libertas, in Serie C1. Nel 1988 si trasferisce alla Salernitana Sport con cui è promosso in Serie B. La sua ultima squadra professionistica è l' U.S. Poggibonsi nella Serie C2, prima del trasferimento ad Imperia, in Promozione, nel gennaio del 1993: col suo talento contribuisce alla vittoria del Campionato di Promozione.

La stagione successiva Adelino Zennaro, complice qualche acciacco di troppo, salta alcune partite, ma la sua classe cristallina illumina gli stadi.

A due giornate dal termine, l'8 maggio 1994, a Loano, contro i rossoblù locali realizza il rigore del provvisorio vantaggio imperiese e, nei minuti finali, dal limite dell'area fa una strepitosa semirosciata che si infila nell'angolo della porta avversaria. Sembra il gol promozione, ma la domenica successiva i neroazzurri pareggiano clamorosamente in casa e perdono il Campionato a vantaggio della F.S. Sestrese, ad Arma. L' A.S. Imperia '87 disputa, poi, i play off, Adelino Zennaro segna in entrambe le gare contro l'Orceana Club Azzurri, ma i neroazzurri sono sconfitti dopo la lotteria dei calci di rigore.

Adelino Zennaro indossa i colori neroazzurri ancora la stagione successiva che lascia nel 1995, dopo aver cinquantotto presenze e sedici gol realizzati.

Conclude la sua carriera, l'anno successivo, nell' U.S. Sommariva Perno

Dopo il ritiro dal calcio giocato, Adelino Zennaro intraprende la carriera di allenatore, con le giovanili del Torino F.C. e con l' A.S.D. Pro Settimo, prima di aprire, a Venaria Reale, la "Scuola Calcio Adelino Zennaro".

 

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